Sono considerati metalli preziosi il platino, il palladio, l’oro, l’argento in lingotti, le verghe, i laminati, i profilati e i semilavorati in genere (D. Lgs. n.251/1999 e D.P.R n. 150/2002).
Alle imprese che fabbricano o importano e mettono in commercio nel territorio della Repubblica Italiana oggetti in metallo prezioso è fatto obbligo di apposizione sugli stessi del marchio di identificazione e di contestuale iscrizione nel “Registro degli Assegnatari Marchio di Identificazione Metalli Preziosi” tenuto dalle Camere di commercio.
Le imprese assegnatarie provvedono a far fabbricare il punzone recante l'impronta del marchio e del titolo tramite matrici prodotte e conservate a cura e sotto la vigilanza della Camera di commercio competente, la quale appone sul punzone il proprio sigillo.
Accanto alla marcatura meccanica, con il D.P.R. n. 208/2012, è stata introdotta la possibilità di apporre il marchio di identificazione e l’indicazione del titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso mediante la tecnologia laser, in questo caso le imprese assegnatarie del marchio di identificazione possono rivolgersi all’Ufficio Metrico della Camera di commercio territorialmente competente per l’ottenimento del Token USB contenete le impronte del marchio e del titolo.
Le Camere di commercio effettuano verifiche ispettive atte a controllare l'esistenza e l'autenticità dei marchi e a prelevare oggetti in metallo prezioso destinati alla vendita per la sottoposizione ad analisi presso i laboratori abilitati al saggio dei metalli preziosi.
In caso di cessazione dell’attività, decadenza della concessione o di punzoni deteriorati, il titolare del marchio di identificazione è tenuto alla riconsegna alla Camera di commercio.